Dopo dodici anni di attività il parco fotovoltaico Lago Solare di Cervignasco introduce un ulteriore miglioria in chiave ecosostenibile.
Nella seconda settimana di Aprile sono state seminate 6000 metri lineari di essenze allo scopo di incrementare l’attività degli insetti prònubi, importantissimi e responsabili dell’impollinazione, di cui fanno parte anche le api.
Grazie all’interessamento di ISCAT, eVISO, l’azienda agricola Bertero e l’azienda agricola Lovera è stato messo in atto il progetto “Oasi fiorite per la biodiversità”, promosso e realizzato dalla Regione Piemonte in collaborazione con la Fondazione Agrion, attiva nella ricerca e sviluppo in campo agricolo.
Migliaia di metri di essenze, di cui principalmente facelia, sono stati seminati nei corridoi erbosi che separano le strutture di produzione fotovoltaica ad inseguimento che compongono Lago Solare, trasformandolo in un porto sicuro per gli insetti impollinatori in una zona dall’alto valore agricolo.
Aldo Brustolon, che ha seguito in prima persona l’implementazione del progetto nel parco spiega che “In questo caso la sperimentazione della biodiversità viene fatta all’interno di parchi fotovoltaici a terra. L’obiettivo è quello di arricchire gli ambienti agricoli di superfici con fioriture che riescano a garantire un approvvigionamento di alimenti per gli insetti pronubi, indispensabili per l’impollinazione. Iscat ha aderito con il Lago Solare, ed eVISO ha coinvolto l’azienda agricola Bertero, storico cliente, per allargare la sperimentazione”.
Il progetto
Il tema della conservazione della biodiversità e della salvaguardia degli insetti impollinatori è venuto a galla già da diversi anni e finalmente iniziano a essere ideate e messe in atto diverse iniziative, tra cui appunto il progetto “Oasi fiorite per la biodiversità”.
L’impollinazione è fondamentale per il settore agricolo e allo stesso tempo per tutto il nostro ecosistema: occorre quindi arricchire le zone agricole e gli ambienti urbani con porzioni di terreno ricche di fioriture che riescano a fornire un ottimo approvvigionamento di alimenti per le diverse popolazioni di insetti in diversi periodi dell’anno.
La riproduzione delle piante selvatiche così come quella delle colture sono estremamente dipendenti dal processo di impollinazione che di conseguenza influisce su una larga parte degli alimenti di cui ci nutriamo. Di conseguenza la salute degli insetti impollinatori interessa, oltre agli apicoltori, anche gli agricoltori e gli allevatori. A causa dei cambiamenti climatici e di altri fattori di natura comunque antropica, la sopravvivenza dei pronubi non è mai stata più a rischio: circa il 40% delle specie di invertebrati come api e farfalle rischiano di scomparire. Infatti quasi il 10% delle specie di api europee sono a rischio estinzione.
L’obiettivo del progetto è quindi quello di ripensare e ristrutturare il nostro territorio per garantire il cibo necessario per la sopravvivenza degli insetti impollinatori, tra cui le api domestiche e i loro parenti selvatici.
Promosso dalla Regione Piemonte e dalla Fondazione Agrion con l’adesione di ISCAT ed eVISO, “Oasi fiorite per la biodiversità” rappresenta un passo nella giusta direzione in piena sintonia con gli obiettivi della Agenda ONU 2030. Ognuno può fare la propria parte per aiutare gli insetti impollinatori nella propria zona, al sito https://www.agrion.it/oasi-fiorite-per-la-biodiversita/ è possibile trovare consigli per trasformare i propri giardini e cortili in piccole oasi fiorite ospitali per i pronubi.