Dopo diversi mesi d’attesa è stato finalmente approvato il Regolamento Operativo che descrive le modalità di presentazione delle domande di accesso alla realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, a cui sono destinati 1,5 miliardi di euro nell’ambito della misura PNRR “Parco Agrisolare”.
I fondi possono sembrare molti, ma molto probabilmente finiranno in un “batter di ciglia”, per cui gli interessati dovranno farsi trovare pronti alla data di presentazione della domanda telematica, specificatamente dalle ore 12:00 del 27 settembre fino alle ore 12:00 del 27 ottobre 2022. L’avviso riporta i dettagli di cui di seguito riportiamo una breve sintesi.
L’ammontare del contributo a fondo perduto è diversificato in base alle regioni. In PIEMONTE è pari al 40%, ma può arrivare al 60% se l’intervento viene realizzato:
a. da giovani imprenditori agricoli o imprenditori che si sono insediati nei 5 anni precedenti alla data della domanda;
b. per investimenti collettivi, quali impianti di magazzinaggio utilizzati da un gruppo di agricoltori o impianti di condizionamento dei prodotti agricoli per la vendita;
c. per investimenti in zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici ai sensi dell’articolo 32 del regolamento (UE) n. 1305/2013.
L’investimento massimo ammissibile per progetto non potrà superare 750.000 €. Ogni singolo beneficiario non potrà incassare contributi per gli interventi superiori a 1.000.000 €.
Oltre all’acquisto ed all’installazione dei pannelli fotovoltaici sui fabbricati, il contributo è concesso per:
a. rimozione e lo smaltimento dell’amianto (eternit incluso) dai tetti, da effettuare tramite imprese specializzate ed iscritte nell’apposito registro;
b. realizzazione dell’isolamento termico dei tetti. Un professionista dovrà produrre una puntuale relazione tecnica tramite la quale dovrà essere rappresentata e giustificata la scelta del grado di coibentazione, finalizzata anche al miglioramento del benessere animale;
c. realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (cd “intercapedine d’aria”), mediante copertura ventilata e camini di evacuazione dell’aria, che consentano di migliorare il benessere degli animali. Relazione del professionista come per il punto che precede.
Potranno essere oggetto di contributo gli acquisti e le installazioni di inverter ed i programmi informatici di gestione, i sistemi di accumulo (con tetto di spesa a 50.000 €), la posa in opera, la realizzazione degli interventi, i costi di connessione alla rete. Potranno presentare la domanda di intervento:
a. gli imprenditori agricoli, individuali ed in forma societaria;
b. le imprese agroindustriali con codice ATECO che verranno indicati prossimamente;
c. le cooperative agricole che svolgono attività di cui all’art. 2135 del codice civile e le cooperative o loro consorzi di cui all’art. 1, comma 2, del D.lgs 228/2001.
Per le imprese agricole l’obbiettivo vincolante è quello di soddisfare il fabbisogno energetico dell’azienda; la capacità produttiva degli impianti fotovoltaici non dovrà superare il consumo medio annuo di energia elettrica dell’azienda stesso, compreso quello familiare. La vendita di energia elettrica sarà consentita, purché sia rispettato il limite di autoconsumo annuale. La realizzazione dell’intervento, il collaudo e la rendicontazione dovrà avvenire entro 18 mesi dalla data di pubblicazione dell’elenco dei potenziali beneficiari del contributo, fatta salva la possibilità di richiedere una motivata proroga e comunque non oltre il 30 giugno 2026. Il contributo verrà erogato in unica soluzione, entro 30 giorni dal completamento con esito positivo dell’istruttoria della domanda, fatta salva la possibilità di richiedere un anticipo del 30% in corso d’opera, garantito da idonea fidejussione. Il contributo sarà cumulabile con altri aiuti che rientrano nel regime de minimis.
ESEMPIO:
Se il consumo medio annuo totale di un’azienda agricola pre-installazione dell’impianto fotovoltaico è di 110.000 kWh (F1+F2+F3) si potrà prevedere l’installazione di un impianto di potenza 100 kWp.
SPESA MASSIMA AMMISSIBILE:
Realizzazione Impianto Fotovoltaico € 1.500,00 x kWp 100 = € 150.000,00
Installazione Accumulo € 1.000,00 x kWh 45 = € 45.000,00
Installazione Stazione di Ricarica per veicoli elettrici € 1.000,00 x kW 60 = € 60.000,00
Smaltimento Eternit e nuova copertura € 700,00 x kWp 100 = € 70.000,00
TOTALE SPESA € 325.000,00
CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO 40% € 130.000,00
SOMMA DA SBORSARE O FARSI FINANZIARE € 195.000,00
Il testo originale dell’avviso, corredato dai diversi allegati, è reperibile sul portale online del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, visitabile a questo link: https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/18486
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